Microspie, come riconoscerle e come trovarle Marzo 2024

Non è raro accendere la televisione e sentire parlare di “intercettazioni ambientali e telefoniche tramite microspie”, spesso associate ad indagini poliziesche in corso, ma vi è mai capitato di domandarvi quali tecnologie stiano dietro a questo genere di attività?E se anche voi potreste essere a rischio?

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: la protagonista di un’intercettazione è la microspia ambientale, ovvero ogni tipologia di cimice, microspia o microcamera spia in grado di catturare audio e/o video di un determinato ambiente, di registrarlo e trasmetterlo a distanza. Le microspie trovano maggior impiego nei settori della sicurezza, della sorveglianza e delle investigazioni. Devono il loro successo al fatto di essere dispositivi miniaturizzati e di conseguenza occultabili ovunque, anche in oggetti impensabili (sovente accade, ad esempio, che vi sia la necessità di avere microspie nascoste in abiti, accessori, elettrodomestici, bottiglie ecc.).

In commercio sono molteplici le tipologie di microspie reperibili, da quelle più economiche, vendute anche online, caratterizzate spesso da materiali scadenti e limitate qualità audio-video a quelle professionali, più affidabili e di durata maggiore.

Ma come funzionano le microspie?

Anzitutto sono formate da un microfono in grado di captare l’audio, da un trasmettitore che lo invia poi via radio nell’etere e da un’alimentazione di lunga durata. Ne esistono di diverse forme e dimensioni, a seconda dell’esigenza da soddisfare.

Le principali tipologie di microspie ambientali sono le seguenti:

  • Digitali: sono in grado di registrare e trasmettere in digitale l’audio. Solo chi è in possesso del ricevitore con la chiave di decodifica può ascoltare i dati trasmessi;
  • UMTS: registrano audio e video dell’ambiente in cui sono state occultate inviando il segnale a una distanza illimitata sfruttando lo standard UMTS;
  • GSM: caratterizzate da una tecnologia all’avanguardia permettono, tramite una telefonata, di ascoltare l’audio dell’ambiente circostante;
  • Radio analogiche: note anche con il nome di “cimici spia”; consistono in un microfono collegato a un micro trasmettitore radio che registra e invia l’audio a un ricevitore posizionato a distanza.

Microspie e Privacy

La normativa che regolamenta l’utilizzo di microspie è in continua evoluzione; Si muove in un delicato ping-pong che tenta da un lato di garantire il diritto all’informazione, sancito dall’articolo 21 della nostra Carta Costituzionale e dall’altro di rispettare la tutela della privacy, tema delicato che negli ultimi anni ha fatto ampiamente discutere. I dati personali sono diventati infatti un bene da salvaguardare per evitare violazioni della propria sfera personale e privata. Ad oggi, Dicembre 2020, è ad esempio consentita la registrazione di una conversazione con l’ausilio di microspie o registratori nascosti, purché l’utilizzatore della strumentazione sia fisicamente presente, integra invece illecito penale posizionare un registratore audio, video o una microspia di qualunque genere e andarsene.

Per questo motivo se ritenete o avete il sospetto di essere sotto controllo è importante chiedere il supporto di un team di esperti. Questi saranno in grado di bonificare l’ambiente che vi circonda così tutelare la vostra sicurezza e scongiurare la divulgazione di dati personali.


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Esistono alcuni suggerimenti validi per verificare se il vostro spazio privato è veramente privato!

Il primo step, di fondamentale importanza, è quello di perseverare nelle proprie abitudini, continuando a comportarsi come se in voi non fosse sorto alcun sospetto.

Prestate attenzione ai vostri dispositivi. Concentratevi su eventuali cambiamenti di volume, scariche elettriche o rumori insoliti durante le conversazioni, anche quando il telefono non è in uso.

Effettuate poi un controllo dei “vostri” luoghi: domicilio, ufficio… Prima di tutto osservate l’ambiente. Se notate spostamenti di oggetti o mobili lo spazio potrebbe essere stato violato; controllate quindi le serrature, se queste infatti girano a vuoto o fanno resistenza potrebbero essere state forzate.

Passate in rassegna pavimenti e soffitti. Una lieve scoloritura nel soffitto, o un rigonfiamento nel pavimento, possono nascondere una microcamera o un microfono in miniatura; così come calcinacci vicino al muro o sul pavimento, mattonelle sbeccate o non allineate e così via. Perlustrate inoltre gli accessori presenti in casa o in ufficio: spesso infatti oggetti quali orologi, radio, lampade, cornici etc. possono in realtà fungere da “cavallo di Troia” per nascondere microspie o microfoni.

Attenzione alle visite inaspettate

Utile potrebbe essere anche ricostruire mentalmente gli accessi inattesi e le visite ricevute da parte di tecnici e operai (o sedicenti tali) che potrebbero aver illegalmente installato strumenti per spiarvi. E ancora, il furgone delle riparazioni è sospettosamente stazionato nei pressi della vostra abitazione? Se notate queste attività per almeno tre volte, molto probabilmente siete incappati in un “segugio”.

Tutto ciò potrebbe però non essere sufficiente a farvi dormire sonni tranquilli e a farvi sentire al sicuro in luoghi in cui l’aspettativa di privacy dovrebbe essere altissima. Sono questi i casi in cui chiedere l’aiuto di esperti appare l’unica soluzione in grado di dissolvere ogni dubbio. Se infatti le microspie sono state installate da un intenditore della materia, non c’è perquisizione casalinga che tenga, avrete bisogno di un professionista che sappia esattamente dove cercare, con l’ausilio di strumentazione idonea.

BONIFICA AMBIENTALE DA MICROSPIE

Per bonifica ambientale si intende l’insieme delle operazioni svolte per individuare eventuali microspie o cimici presenti in un determinato luogo e, di conseguenza, liberare il sorvegliato da intromissioni illecite nella propria sfera privata.

Le bonifiche vengono effettuate da personale altamente qualificato nel settore della tecnologia investigativa. Essi si avvalgono sia di attività ispettive manuali che di strumentazione professionale a seconda del contesto da analizzare.

I principali rilevatori di microspie captano onde elettromagnetiche trasmesse da dispositivi elettronici. Per questo motivo, al fine di facilitare le attività di bonifica, potrebbe essere richiesto di spegnere gli apparati elettronici presenti (reti Wi-Fi, televisione, computer ecc.). Questo permetterà di ripulire l’ambiente da intromissioni fuorvianti.

Le microspie e i loro componenti

Come accennato in precedenza una microspia è un dispositivo elettronico che cattura un segnale audio e lo invia nell’etere utilizzando delle radiofrequenze composte da onde elettromagnetiche. Tali onde, captabili da un apposito ricevitore FM o UHF, vengono irradiate tramite l’antenna. Oltre all’antenna, normalmente costituita da un filo di lunghezza variabile (dai 15 fino ai 70 cm a seconda della frequenza di trasmissione), altro elemento indispensabile è la fonte di alimentazione. Ne esistono di diversi tipi, vanno da quelle più ingombranti da 9 Volt che hanno il difetto di essere più grandi della stessa microspia fino a quelle miniaturizzate a bottone, solitamente impiegate nei modelli di cimici più professionali.

pacchetto di sigarette spia

Per quanto riguarda la portata, spesso le microspie sono soggette ad ostacoli ambientali e per questo motivo il loro raggio d’azione è limitato. Il dispositivo stesso tenterà infatti di “sforzarsi” il meno possibile al fine di consumare livelli minimi di energia, massimizzando dunque la durata della batteria. Il raggio d’azione di una microspia è indicativamente, per essere più precisi,  di 100-200 metri in ambiente urbano e 500 metri in assenza di ostacoli significativi fra trasmettitore e ricevitore.

Per ovviare a tale problema…

Qualora ve ne fosse esigenza, si possono utilizzare microspie ricavate da apparecchi radio commerciali in grado di irradiare più potenza. L’altra faccia della medaglia è però il loro importante dispendio di energia e la conseguente necessità di una batteria che non sarà più di dimensioni microscopiche. Anche le antenne direzionali sono molto utili quando si parla di portata. Collegando un’antenna ad alto guadagno al ricevitore, la si potrà direzionare verso la zona in cui è collocato il trasmettitore.

È importante sottolineare che è soprattutto in fase progettuale che si tenta di ottimizzare consumi e dimensioni delle pile; si può ad esempio ricorrere a speciali micro trasmettitori che dispongono di una funzione chiamata “VOX”. Sostanzialmente viene inserito nella microspia uno speciale stadio elettronico che provvede automaticamente ad accendere e spegnere la microspia in funzione dei rumori circostanti che percepisce, permettendo di prolungare notevolmente la durata della batteria.

Acquistare microspie: occhio ai “super affari”

Nell’acquistare una microspia, la scelta deve essere ben oculata in modo da ottenere il maggior profitto in termini di qualità-prezzo. Affidarsi a un esperto in grado di fornirvi consigli preziosi appare sicuramente la soluzione più saggia per evitare di trovarsi tra le mani un prodotto qualitativamente scarso e poco funzionale. Volendo però tracciare una panoramica, tra le più economiche spiccano le microspie a “oscillatore libero”; il loro prezzo è sicuramente appetibile e sono facilmente realizzabili, ma peccano di inaffidabilità. La loro frequenza è infatti soggetta a continui slittamenti dovuti al fatto di essere fortemente influenzabili da capacità parassite esterne (mani, movimento, temperatura ecc.). La conseguenza sarà quella di dover inseguire la frequenza con il ricevitore e presidiare la ricezione. Per questi motivi sono predilette dagli hobbistiche vogliono dilettarsi e sperimentare a livello amatoriale.

Microspie quarzate

Salendo di categoria citiamo in questa sede le microspie “quarzate”, appartenenti alla fascia professionale e quelle comunemente più utilizzate. Minimamente influenzabili da fattori esterni, la loro frequenza rimane stabile e non occorre presidiare la ricezione. Svantaggio delle microspie quarzate sono le “armoniche” ossia multipli della frequenza base generata dal minerale. Questo perché essendo difficile trovare un quarzo che trasmetta su tali frequenze si utilizza un quarzo a frequenza più bassa fatto seguire da alcuni stadi elettronici che provvedono a moltiplicare la frequenza base per arrivare a quella desiderata (appunto, le armoniche). La conseguenza è che anch’esse vengono irradiate nell’etere con il rischio di cadere in bande ascoltate e quindi scoperte. L’espediente è quello di utilizzare speciale filtri in grado di attenuare le armoniche.

Microspie GSM Infinity

La tipologia sicuramente più all’avanguardia nel 2020 è quella dei sistemi “GSM Infinity”. Altrimenti detti microfoni a “portata illimitata”, si tratta di particolari microfoni che trasmettono via rete GSM (per intenderci, la stessa dei cellulari) e, pur operando tramite onde radio, offrono il grande vantaggio di non essere limitati dal raggio d’azione. Sarà infatti sufficiente posizionarli in un punto coperto da rete GSM per ascoltare quanto avviene ovunque ci si trovi, anche a migliaia di chilometri di distanza. Non occorre uno specifico ricevitore bensì basterà una chiamata con qualsiasi telefono fisso o cellulare.

Le “controindicazioni” di questa particolare tipologia sono, oltre all’ingombro non sempre trascurabile, i costi d’esercizio (ovvero il costo di una normale telefonata), l’elevato consumo di energia che può essere anche 40 o 60 volte superiore rispetto alle altre tipologie di microspie e il rischio di disturbare altri apparecchi elettronici generando il classico ronzio fastidioso. Questo potrà però essere annullato spostando il trasmettitore GSM fino a posizionarlo dove il disturbo sparisce.

Come difendersi?

Ma entriamo ora nel vivo della questione:come essere sicuri di non essere ascoltati? Come avere la certezza che nessuno ci stia osservando all’interno della nostra casa, del nostro ufficio o della nostra auto? In poche parole:come si stana una microspia? Tramite appositi ricevitori in grado di catturare le onde radio irradiate dalla microspia rendendole ascoltabili all’orecchio umano.

L’apparecchiatura generalmente più utilizzata è la seguente:

  • Analizzatore di spettro: si tratta di ricevitori professionali in grado di sintonizzarsi su diverse frequenze. Garantiscono elevate prestazioni nella ricezione, oltre a diverse funzioni adatte per tutte le tipologie di trasmettitori. Si tratta di uno strumento completo e funzionale; rileva il tipo di segnale (ad esempio se digitale o analogico), la frequenza, la potenza e molto altro.
  • Rilevatore di onde elettromagnetiche: sono utilizzati per captare segnali di radiofrequenza con un rangeche varia in base ai modelli e alla sensibilità. Mediamente, un rilevatore ad ampio spettro va dai 50 Mhz fino a 6 Ghz.
  • Scanner Multi frequenza: permette di sintonizzarsi analizzando le frequenze e scansionandole progressivamente per rintracciare segnali provenienti da zone limitrofe in base alla sensibilità impostata.
  • Frequenzimetro digitale: apparecchio che rileva esclusivamente la frequenza di un segnale e la sua potenza.
  • Rilevatore di obiettivi per microcamere: utilizzando una luce particolare permette di mettere in risalto le ottiche degli obiettivi delle telecamere. Questo permette di poterle localizzare anche se occultate.
  • Rilevatore di giunzioni (spazzolone): strumento in grado di rilevare componenti elettronici presenti all’interno dei trasmettitori (appunto giunzioni di transistor) anche se non in funzione e non alimentati.
  • Termocamere FLIR: rilevano la differenza di temperatura degli oggetti e degli ambienti mettendo in risalto dispositivi occultati attraverso l’emanazione di calore.

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Bonifiche elettroniche

Oltre a quelle ambientali presso abitazioni e uffici, le bonifiche possono anche essere effettuate su apparecchi come i telefoni. Le microspie infatti possono essere facilmente e velocemente installate sulla linea telefonica. Questa operazione garantisce allo “spione” due vantaggi: intercettare le conversazioni quando la cornetta è alzata e ascoltare in maniera ambientale quando il telefono non è in uso.

Le bonifiche vengono effettuate sia su linee fisse che su cellulari, dove non è raro vengano scoperti dei software spyphone, installati all’insaputa del proprietario, o delle microspie nascoste nella batteria del telefono che permettono di avere il controllo totale sul dispositivo. Nel 2020 ormai lo smartphone è diventato un portagioie di dati, ricordi, informazioni spesso anche riservatissime e purtroppo succede più spesso di quanto si pensi che insidiosi infiltrati ci mettano mano senza destare alcun sospetto.

Neanche i computer sono immuni. Esistono infatti tecniche che permettono di tracciare tutto quello che viene digitato o guardato su un pc tramite keyloggersoftware spia o hardware installati e occultati. Altri luoghi prediletti sono tastiere e mouse, all’interno dei quali è possibile nascondere microfoni ambientali.

Bonifiche all’interno di veicoli

Ultimo, ma non meno importante, l’installazione di microspie all’interno di automezzi è un gioco da ragazzi. Sono infatti molteplici i componenti di un’auto che offrono terreno fertile per un occultamento coi fiocchi. Senza parlare della limpidità con cui sarà possibile ascoltare le conversazioni; l’abitacolo di un veicolo è infatti un ambiente molto più contenuto di uffici o appartamenti. Già che ci siete, spingete per un controllo circa la presenza di localizzatori GPS. Potrebbero essere stati posizionati sia all’interno che all’esterno dell’automobile e sono in grado di tracciare in tempo reale tutti i vostri spostamenti.

In conclusione dunque, in considerazione del mondo tecnologico in cui viviamo e della facilissima dispersione di dati e informazioni personali, sembra quanto mai attuale il principio Cartesiano “il dubbio è l’inizio della conoscenza”. Non a caso i maggiori esperti consigliano una bonifica periodica di luoghi e oggetti per essere certi di essere al riparo da insidiose intromissioni.

3 commenti su “Microspie, come riconoscerle e come trovarle Marzo 2024”

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